Il mio programma? Raccontarvi l’amore di Dio.
Con questa lettera don Luigi Manenti si presenta come nuovo parroco di Longuelo: “Sono convinto che,
dentro tutte le trame degli uomini, è il Signore che mi manda da voi, per voi, con voi. Ho fiducia in Lui”
Carissima Longuelo,
permettetemi di presentarmi così, perché è questo il sentimento che ho nel cuore. Sentimento confermato dai primi incontri che ho avuto con alcuni di voi. Non ho intenzione di presentare me stesso, di parlare di me. Le notizie principali su di me già le sapete. Ciò che conta è il cammino che faremo insieme. Non sono più giovane e la carta d’identità conta. Spero conti come saggezza e non come alibi. Sono convinto che, dentro tutte le trame degli uomini, è il Signore che mi manda da voi, per voi,
con voi. Non conosco i suoi motivi, ma ho fiducia in Lui. Quanto voi abbiate bisogno di me non lo so. So che io ho e avrò bisogno di voi, della vostra fede e preghiera, della vostra presenza e anche pazienza. Il tempo che viviamo, lo sappiamo tutti, è un tempo di crisi per la fede dei singoli e della comunità cristiana. Il Signore mi manda per dire che c’è sempre anche speranza. Non dobbiamo chiedere conto a Dio di quello che succede, dobbiamo noi rendergli conto di quello che stiamo facendo. Come è vero che parte della responsabilità di questa situazione è nostra, facciamo in modo di essere anche parte della soluzione. Facciamolo mettendo in atto le risorse che la fede ci offre: la Parola di Dio, da conoscere, capire, vivere sempre di più; la preghiera, maestra di vita; la fraternità difficile e concreta, che il Vangelo chiede come testimonianza visibile dell’essere suoi discepoli; l’apertura cordiale e schietta verso tutti. Sono risorse a volte sottovalutate, a dir poco, poco apprezzate, persino dai credenti. Fa male dirlo, ma è inutile nasconderlo. Il Signore, anche in queste situazioni, ci sta dicendo qualche cosa, ci sta indicando la strada. Insieme lo dovremo ascoltare e scoprire. La Parola di Dio ha qualche cosa da dire anche a noi e ai nostri complicati e difficili tempi. Soprattutto quando di mezzo c’è la vita e la morte, la verità e la dignità della persona riconoscere e ad accogliere l’amore di Dio. Ho capito questo del Vangelo: ogni pagina comunica la gioia di sentirsi amati senza condizioni e dona la forza di amare nonostante tutto. Questo il mio “programma”: vorrei parlarvi dell’amore di Dio. Con le parole e, spero e prego, con la vita.
Ciao, a presto.