Mobilità a Longuelo, come coniugare la promozione commerciale con la sicurezza di tutti i cittadini
Parliamo di mobilità a Longuelo perché la vivibilità di un quartiere e di conseguenza il benessere che nasce per chi vi abita partono anche da qui. Proviamo a farlo un po’ in punta di piedi. Il tema è complesso, divisivo. Accende gli animi e rischia di portare a perseguire battaglie individuali a senso unico. Le esigenze e gli obbiettivi sono molteplici, talvolta in netto contrasto. Anche la Rete di quartiere sta lavorando a questo tema. Si è costituito proprio un gruppo di lavoro dedicato proprio alla mobilità. È una bella sfida che richiede un lavoro di ascolto reciproco per convolare a soluzioni migliorative e il più possibile condivise. Anche Longuelo Comunità – periodico della comunità cristiana per il quartiere – prova a metterci testa raccogliendo diversi punti di vista del problema con la consapevolezza di non esaurire l’argomento in queste pagine ma con la prospettiva di entrare nella complessità del tema e di costruire insieme, passo dopo passo, un quartiere migliore.
Negozi di prossimità, presidi sociali
Cominciamo con il punto di vista dei commercianti di Longuelo che, tramite una lettera inviata alla redazione di Longuelo Comunità (da parte dell’Associazione Commercianti Bergamo Ovest-Longuelo), hanno voluto esprimere i propri timori e il desiderio di “poter sviluppare nuove sinergie propositive che incentivino la promozione commerciale, sociale e culturale del quartiere di Longuelo”. Di seguito riportiamo fedelmente alcuni stralci della lettera: “A proposito del traffico di passaggio sulle due vie principali (via Mattioli e via Bellini, ndr.) che viene definito improprio, spesso è dato dalle persone che portano i figli a scuola, da chi viene nel quartiere per lavoro o per usufruire dei servizi che Longuelo offre, da chi attraversa il quartiere per raggiungere il vicino ospedale e il centro cittadino. Questo traffico si limita nelle fasce orarie di punta e nei giorni feriali. Nel resto del quartiere invece non risultano criticità legate al traffico. Pensiamo che il traffico di attraversamento, se pur limitato in pochi giorni e orari, è di fondamentale importanza per tutte le attività economiche del quartiere, in quanto porta clientela che usufruisce dei servizi offerti. Nonostante le diverse difficoltà economiche, le nostre attività tengono duro e, fondamentale, è il contributo dato dai clienti e utenti che vengono da fuori Longuelo. Da quelle persone che vivono il quartiere per lavoro, per portare i figli a scuola o a fare sport o semplicemente da chi a Longuelo ci passa lungo il tragitto quotidiano… Siamo i primi sostenitori di provvedimenti che portino a migliorare la sicurezza stradale, abbiamo chiesto al Comune che ci sia un presidio di vigili di quartiere o polizia urbana almeno negli orari scolastici. Vorremmo che siano rispettate le regole, in primis, le limitazioni sulla velocità e che fosse tutelata la sicurezza dei residenti soprattutto dei bambini in orario scolastico… Ma gli interventi devono essere a favore del territorio, compreso chi del territorio ne fa, con il proprio lavoro, un elemento di valore aggiunto, di controllo e di vita sociale vera”.
Un quartiere vivibile e sicuro
Da tempo le città – anche la nostra – hanno rinunciato a collocare tra le priorità quella di essere un luogo di incontro e di scambio, privilegiando invece nuovi criteri di sviluppo: la separazione e la specializzazione degli spazi e delle competenze dove i criteri guida diventano l’efficienza, il consumo, l’economia. In uno scenario urbano in cui l’automobile – che è diventata padrona della città – produce pericolo, inquinamento acustico, atmosferico e occupazione del suolo pubblico, diventa difficile per le bambine e i bambini affrontare la loro più grande sfida, ossia crescere. Questa è la preoccupazione principale di molti genitori del quartiere che ravvisano pericoli concreti per l’autonomia di spostamento dei propri figli. Attraversamenti pericolosi, strade particolarmente trafficate in certi orari e automobilisti che non rispettano la Zona 30 di molte strade longuelesi (vie Bellini, Mattioli, Lochis, Rossini, Puccini e Longuelo). Andare a scuola da soli, uscire per qualche spesa in quartiere o per andare all’oratorio o dagli amici diventa un’esperienza possibile solo dopo i 10/12 anni e nemmeno per tutte e tutti. Questa limitata condizione di autonomia ha un peso notevole sullo sviluppo dei più piccoli perché ne limita, fino ad annullarle, alcune attività fondamentali come il gioco, l’avventura, la scoperta, che si possono esercitare pienamente solo in assenza della presenza vigile e protettiva degli adulti. Ma una città che rinuncia alla presenza dei bambini lungo le strade, rinuncia anche alla presenza delle fasce di cittadini più deboli (anziani, portatori di handicap etc.) e convince sempre più gli adulti della necessità di protezione e difesa. Diverse sono state le richieste fatte all’amministrazione comunale, sintetizzate in un documento cartografico che ha evidenziato le principali criticità quali attraversamenti pericolosi, segnaletica da migliorare, proposte di inserimento dossi, piuttosto che di alcuni sensi unici o la temporizzazione sperimentale semaforica. Il principio ispiratore di molti residenti è quindi quello di vivere Longuelo anche “pedonalmente” o in bicicletta, per facilitare gli incontri, la creazione di legami, di relazioni potenzialmente capaci di rendere vivo, oltreché vivibile il nostro quartiere.
Il punto di vista dell’amministrazione
Abbiamo chiesto anche all’assessore all’Ambiente e alla Mobilità del Comune di Bergamo, Stefano Zenoni, una breve sintesi rispetto alla questione della mobilità in quartiere. Riportiamo quanto ci ha fatto pervenire: “Longuelo, come altri quartieri della città è soggetto a un importante traffico di attraversamento veicolare. Soprattutto negli orari di punta. Ciò causa problematiche di sicurezza stradale e inquinamento, evidenziate dai residenti. Al contempo, l’accessibilità del quartiere è considerata vitale da parte del commercio. Alla scala sovralocale, è importante conoscere diverse variabili in evoluzione, quali il potenziamento della provinciale tra Treviolo e Paladina (lavori in corso) che renderà meno appetibile la “scorciatoia” di via Madonna del Bosco, così come l’ingresso in città da Mozzo/via Longuelo e il miglioramento dei servizi ferroviari tra Ponte San Pietro e Bergamo (verrà realizzato un parziale raddoppio ferroviario su quella tratta) che offrirà alternative all’uso del mezzo privato per chi risiede nella parte ovest della provincia. La prospettiva temporale è in questo caso più lunga. In attesa quindi della riduzione dei flussi determinata da questi interventi, per conciliare vivibilità e accessibilità, l’amministrazione sta investendo sulla mobilità dolce, con i seguenti interventi”. “La storica zona 30 – continua l’assessore – è stata potenziata con l’inserimento di nuova segnaletica dedicata (bolli/triangoli a terra); i semafori dell’incrocio delle vie Bellini/Mattioli e delle vie Longuelo/Astino verranno dotati a inizio 2022 di nuove centraline semaforiche per gestire diverse fasi a seconda dei momenti della giornata e per mantenere una tutela pedonale, diminuendo al contempo i disagi per la circolazione; sono in corso i lavori per la dorsale ciclabile est/ovest verso Curno, lungo la Briantea, e a sud della ferrovia, lungo la strada sterrata che costeggia l’ospedale; le due direttrici si raccorderanno al sottopasso ciclopedonale inaugurato a settembre 2020. Tra pochi mesi partirà anche la realizzazione del raccordo tra la ciclabile di Via Mattioli (all’altezza del parco Leidi, in via Lochis) e la ciclabile che proviene dal centro città (in prossimità del campo da tennis sul cosiddetto “curvone”). Altre riflessioni in sinergia con la Rete di quartiere sono in corso per le connessioni ciclabili nel quartiere e per rafforzare il percorso interno tra via Mascagni e via Mattioli”. Infine, sempre Zenoni, annuncia che “unitamente agli altri servizi di sharing già esistenti, da gennaio anche Longuelo verrà finalmente raggiunta dal nuovo servizio BiGi: ci saranno due nuove postazioni, una in prossimità del Polaresco e una in prossimità della piazza fronte chiesa. Sono state posate nuove rastrelliere nel quartiere in prossimità del parco Leidi in via Lochis e del parco “Alle Ortaglie” di Via Perosi. Nei prossimi giorni ne arriveranno altre anche in Via Mattioli”.